Isolamento da coronavirus – Impatto psicologico
di Martina Francalanci e Francesca Bressan
Separarsi dai propri cari, dal lavoro e dagli amici causa prolungate sofferenze psicologiche. A questo si aggiunge inoltre l’ansia e la paura di contrarre il virus. Gli psicologi sanno bene che l’impatto psicologico dell’isolamento da coronavirus e il timore della contaminazione causano una sofferenza con conseguenze che si protraggono per lungo tempo.
Lo stravolgimento delle abitudini che le restrizioni sanitarie giustamente prevedono in questo momento, comporta a livello psicologico l’attivazione di un vero e proprio stato di ansia generalizzato.
I dati del rapporto
Per capire meglio cosa succede alle persone quando vivono situazioni di isolamento può essere utile rifarsi ad uno studio pubblicato questa settimana su “The Lancet”, un sito americano che riporta i più attuali studi condotti dalle principali università americane. Nello studio in oggetto viene presentata la sintesi di ricerche fatte su popolazioni in quarantena. Il dato più importante che emerge da questo articolo è che per molti l’isolamento è stato una esperienza profondamente negativa con un impatto importante a lungo termine sulla salute mentale.
Il rapporto afferma che le persone sottoposte ad un regime di quarantena per i tre anni successivi all’evento hanno avuto un incremento dell’incidenza di PTSD (Disturbo Post Traumatico da Stress) di 4 volte superiore a quello delle persone che non sono state colpite. Inoltre circa il 60% di coloro che hanno avuto una quarantena hanno riferito sintomi di depressione.
Solo il 5% delle persone colpite ricorda un’esperienza positiva in quarantena. Probabilmente in questo 5% rientrano le persone che nella loro vita hanno sviluppato una difesa schizoide.
Il Disagio e la Difesa
La difesa è l’espressione del miglior compromesso che abbiamo potuto raggiungere tra il nostro bisogno di dare e ricevere amore e le risposte dell’ambiente in cui siamo cresciuti. Tale bisogno innesca, per Lowen (padre della bioenergetica), questa sequenza:
- ricerca del contatto, intimità, piacere;
- deprivazione / privazione / frustrazione / punizione;
- ansia;
- difesa.
La difesa nasce quindi per superare l’ansia che la risposta negativa dell’ambiente produce in richiesta al nostro bisogno.
Tanto più è diffusa e precoce è quest’ansia, tanto più sono profonde e strutturate le difese che devono contrastarla. La struttura schizoide esprime quindi un ritiro dall’intimità: il bisogno di amore e piacere suscita un conflitto che può essere espresso dal sentire l’intimità come fonte di pericolo e non di conforto e sicurezza.
Di solito la persona ha imparato ad essere autosufficiente e a non aver bisogno dell’altro, cerca di sfuggire sia alla realtà interna che a quella esterna, per cui, in aggiunta al ritiro sociale, la difesa principale di questa struttura è una fredda superiorità.
E’ quindi facilmente comprensibile come, per le persone che presentano questo tipo di difesa, il limitato contatto sociale e la scarsità delle relazioni portino ad una diminuzione dell’ansia: si parla infatti di “guscio schizoide”. Ovviamente in questo momento di grande crisi a livello mondiale, il sollievo che può essere provato per la poca socialità è controbilanciato da altre preoccupazioni.
Tornando allo studio apparso di recente su “The lancet”, dal punto di vista emotivo le persone soggette ad isolamento riportano come vissuti prevalenti: la noia, la paura e l’ansia. Inoltre oltre i 10 giorni l’isolamento causa un importante disagio psicologico con vere e proprie sindromi da stress esacerbando senso di frustrazione o demoralizzazione.
Effetti su Operatori Sanitari
Parlando di quarantena ed isolamento non si può non parlare degli effetti psicologici che l’esposizione ha sugli operatori sanitari soprattutto se rimossi dal lavoro a causa dell’esposizione.
Riguardo a ciò è importante ricordare che gli effetti psicologici più gravi si riscontrano in modo indiscriminato su utenti ed operatori sicuramente durante l’isolamento, ma soprattutto nel periodo successivo a questo si verificano stati emotivi di profondo disagio psicologico.
Spesso infatti l’isolamento causa la perdita della redditività per un periodo se non addirittura la perdita del lavoro, anche quando questo non avviene rimane lo stigma di chi è stato messo in isolamento e la conseguente esclusione sociale.
Insomma l’impatto psicologico dell’isolamento da coronavirus a livello individuale e sociale che ha questa epidemia è molto importante e le conseguenze saranno altrettanto gravi a lungo termine.
Sicuramente le istituzioni possono fare molto dando messaggi di fiducia rispetto al fatto che le misure richieste daranno benefici, ma anche assicurando assistenza finanziaria alle categorie che risentono maggiormente a livello economico di questa situazione.
Bibliografia
- Centers for Disease Control and Prevention: “Quarantine and isolation” https://www.cdc.gov/quarantine/index.html
- Emerging Infectious Diseases :“SARS control and psychological effects of quarantine”, pag.354-355, Toronto, Canada, 2005
- American Psychiatric Association, “Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5. American Psychiatric Association”.
- Cukor J. “Mother Nature versus human nature: public compliance with evacuation and quarantine disasters”, pag: 417-442.
- Public Health England: “Novel coronavirus (2019-nCoV) – what you need to know”, https://publichealthmatters.blog.gov.uk/2020/01/23/wuhan-novel-coronavirus-what-you-need-to-know/ Date: 2020
- Lowen A. Bioenergetica (2013). Ed. Feltrinelli