Il paziente bipolare e l’amore

“C’è sempre un grano di pazzia nell’amore, così come c’è sempre un grano di logica nella pazzia”F.W. Nietzsche

L’amore può essere considerato un sentimento ingovernabile di per sé poiché ha a che fare con la perdita di controllo “emozionale”; nel caso specifico della persona affetta da disturbo bipolare possiamo affermare che il governare le emozioni rappresenta la centralità della patologia. Gli eventi di vita (compreso l’innamoramento) potrebbero diventare fattore di stress se non si possiede la virtù della moderazione del controllo di sé. Eventi di vita e anomalie dell’umore potrebbero mal combinarsi e talvolta distruggere le relazioni stesse. Molto spesso quando i pazienti ai quali viene comunicata diagnosi di disturbo bipolare provano un senso di totale smarrimento. Riportano di sentirsi disorientati e di non avere più tante aspettative verso il futuro poiché apprendono che questo disturbo non va in remissione spontanea e tende a peggiorare nel corso del tempo se il trattamento è assente, ritardato, interrotto o compromesso dall’uso di alcol e di altre sostanze.
La diagnosi di disturbo bipolare fa paura e spesso crea un vero e proprio blocco nella vita delle persone che ne sono affette. Un paziente qualche tempo fa, dopo aver appreso di avere un disturbo bipolare, raccontò di aver provato un senso di completa inefficacia sotto diversi punti di vista: lavorativo, sociale e affettivo. Dopo aver ricevuto questa diagnosi gli capitò spesso di trovarsi seduto di fronte al suo psichiatra riferendo di avere la sensazione che tutto quello che aveva compiuto in passato (compresa la sua carriera) fosse stato un sogno e prevedeva che non sarebbe mai più stato in grado di rifare quelle cose con la stessa energia e motivazione. Ciò che accomuna i pazienti affetti da questo disturbo è la sensazione di sentirsi fortemente demoralizzati e la paura di non trovare una persona disposta ad amarli avendo questa patologia. Prima di intraprendere un percorso di cura, i vissuti interni di questi pazienti sono orientati ad un tipo di ideazione fortemente negativa, poiché influenzati dall’umore depresso, ed essendo molto vulnerabili hanno delle convinzioni molto profonde rispetto al fatto di non avere via d’uscita. In realtà non è così, c’è molta disinformazione e se si interviene sul disturbo la vita diventa ancora possibile. La psicoterapia interviene in questo contesto aiutando le persone affette da disturbo bipolare a sentirsi persone ugualmente meravigliose e capaci di amare e di essere amate. Vincere il timore di affrontare le fasi depressive e maniacali, le ospedalizzazioni (nei casi estremi e gravi) e la vita in generale è uno degli obiettivi principali della terapia. Il disturbo bipolare e il suo trattamento coinvolgono spesso anche la famiglia. Inquietudine e angoscia spesso pervadono la vita delle persone che si trovano vicine a questi pazienti. I problemi causati dai sintomi del disturbo bipolare interrompono ripetutamente i rapporti e tutto questo porta inevitabilmente a sentirsi demoralizzati e ad avere la sensazione di dover ricominciare tutto da capo. Si può aiutare queste persone a ridurre il rischio di ricadute e a cambiare completamente vita riconsiderando nuovi percorsi con maggiore consapevolezza e responsabilità stabilendo nuovi programmi per la carriera e rapporti più solidi imparando a monitorare gli sbalzi d’umore ed eliminando la paura di rovinare tutto (molti infatti tacciono al partner di avere un disturbo perché provano un forte senso di vergogna).