I disturbi somatoformi sono caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che inducono a pensare a malattie di natura somatica.
Si presentano con manifestazioni fisiche come i disturbi organici, pur derivando in realtà da cause psichiche. Questi disturbi possono essere riferiti a qualsiasi organo o apparato: a volte possono essere descritti in modo specifico (ad es. dolore acuto al cuore, bruciore durante la minzione, cefalea); altre volte possono essere vaghi (sensazione di nausea, pesantezza all’addome, dolori diffusi). Si tratta di disturbi dal difficile inquadramento diagnostico, in quanto compromettono il funzionamento di un organo senza che possa essere accertata alcuna patologia con le metodiche di indagine strumentale. Un’altra caratteristica dei disturbi somatoformi è che si modificano nel tempo o vengono descritti via via in modo diverso dal paziente.
In questo quadro diagnostico rientrano disturbi tra loro molto diversi che hanno in comune:
- l’attenzione del soggetto focalizzata su uno o più fenomeni di natura somatica
- tali sintomi causano un forte disagio o limitazioni nel normale funzionamento sociale, lavorativo, ecc.
- i sintomi lamentati non sono suffragati dai reperti attesi negli esami in laboratorio e non sono riscontrabili in nessuna condizione medica riconoscibile.
I disturbi somatoformi sono diversi e si classificano in:
- Disturbo di somatizzazione;
- Disturbo somatoforme differenziato;
- Disturbo di conversione;
- Disturbo di dismorfismo corporeo.
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