Abuso e Senso di Colpa

Tutti si chiedono come mai i bambini abusati si sentano in colpa rispetto a quello che gli è successo.

Eppure non c’è caso di abuso in cui non ci sia senso di colpa da parte della vittima.
Ma andiamo con ordine cercando di capire cosa sia il senso di colpa e come si sviluppi.
Diversi ricercatori sostengono che il senso di colpa sia legato alla capacità del bambino di sperimentare empatia nei confronti degli altri. Il dispiacere empatico per il dolore percepito nell’altro si trasforma in senso di colpa nel momento in cui il minore si rende conto di essere la causa del disagio altrui.

Alla base del senso di colpa sembrerebbe comunque esserci anche un’altra struttura: l’ansia di separazione o da esclusione. Si tratta della paura di perdere i legami affettivi importanti e del timore di essere allontanati dalle persone. Il bambino è in grado precocemente di far arrabbiare la mamma disubbidendole, tuttavia il disagio provocato dalla colpa gli consente di percepire la soglia che non deve essere oltrepassata, per non perdere le cure e l’affetto di cui ha bisogno.

Torniamo però al senso di colpa rispetto alle esperienze di abuso. Alice Miller fornisce una chiave di lettura interessante. La Miller infatti interpreta questo costrutto come il frutto dell’idealizzazione che i bambini maltrattati hanno bisogno di mantenere dei propri genitori, preferendo percepire se stessi come cattivi e quindi meritevoli di violenze piuttosto che prendere atto di essere vittime innocenti. Insomma secondo la Miller il bambino preferisce condannare se stesso che rinunciare ad un modello.
Più gli episodi si sono verificati in età infantile e coinvolgono figure significative (genitori, parenti stretti, tate…) più difficile sarà “fare i conti” con tali eventi, gestire la propria emotività, rielaborare quanto accaduto; e tanto più arduo potrebbe essere il divenire consapevoli della presenza di tutto ciò.

L’esperienza di questi eventi è una complessa combinazione di emozioni: paura, tristezza, rabbia, dolore, colpa, vergogna. Queste emozioni alcune volte sembrano voler esplodere, mentre altre volte rendono “distaccati” dalla realtà, come ci si trovasse estraniati dal mondo e dagli altri.
Quello che sappiamo è che i bambini vittime di abuso saranno persone che non si fidano più del prossimo, non credono nella sua onestà e sincerità. Saranno persone sospettose e diffidenti.

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